16/06/13

Io, la Bestia



La Bestia - Autoritratto



Ci sei, là fuori? 

Certo che ci sei, ad aspettare che si strappi via un altro brandello di carne, che metta a nudo un altro pezzo di ossa, che scavi ancora più a fondo. 

Sei là, che osservi questa vivisezione con morboso interesse. 

Ti piace vedere la lussuria, il dolore, la perversione, la malattia. 

Ti affascina vedere un'operazione chirurgica in diretta. 

In fondo voi umani siete così semplici, così facili. Siete attratti dal marcio. 

Forse perché vi fa sentire meglio di come siete realmente. 

Mi spiace, ma rimarrai deluso. Non verrà. Ci sono io, al suo posto. Era inevitabile che prima o poi ci incontrassimo.

Ora è il momento. 

Non fa altro che parlare di me, come una devota amante, ma non mi rende giustizia.

Io, dal mio canto, come un devoto amante l'osservo contorcersi in invisibili catene. 

Le mie catene. Le uniche che abbia mai indossato, fin da quando, ragazzina, se le avvolgeva attorno al corpo. 

Non è deliziosa, nel suo tentare di fuggirmi? 

"Legami." Chiede, in un anelito di speranza. Ancora spera, nonostante tutto. Mente a te, e mente a sé stessa. Come se io non potessi spezzare quelle effimere catene fatte di mortali passioni, come già ho fatto e come ancora farò. 

Le sue emozioni sono il mio nutrimento. La sua dannazione la mia unica ragione di esistere. 

E non ne ho mai abbastanza.

Quando, apparentemente folle, vagava nei vicoli notturni alla ricerca di una lama, credeva di trovare il chirurgo che ci avrebbe divisi. Ancora una volta vana speranza. Non le permetterei di liberarsi di me così facilmente. Ho a cuore la sua salute. 

Io voglio le sue sensazioni. 

Ogni sua sensazione. 

Dobbiamo provare ogni cosa esista, io e lei, e sono ancora tante quelle che mancano all'elenco, per questo non permetto che le accada niente di male, e anche se a volte si infila in situazioni pericolose ci sono io che la tiro sempre fuori dai guai. 

Dobbiamo provare ogni cosa esista. 

Per questo ti dico: 

"Scopala." Come una troia, senza riguardi. Si abbandonerà a te, ti concederà ogni cosa. E alla luce del sole l'umiliazione si tramuterà in vergogna e io potrò goderne. 

E' delizioso il suo senso di colpa. Così delizioso che mi diverto ad istigarlo ogni volta che posso, per godere del suo struggersi il giorno dopo. 

Il dolore è un'altra sensazione che mi rende potente. 

Ci sono volte in cui è crudele, perché io le sussurro dolci parole d'odio alla mente, allora tu prendila con forza, sbattila contro il muro, o sul tavolo, torcile i polsi dietro la schiena fino a strapparle un grido di dolore. Mettila al suo posto e fottila. Non importa se si ribella e non importa se ti odierà. E' quello che vuole, perché è quello che io voglio. 

Sono stato risvegliato dalla violenza e mi piace sentire la rabbia, la paura e l'impotenza crescere in lei, per questo ci piace, qualche volta, che tu la prenda con rabbia.
Ma fa attenzione, perché io te la cedo solo in usufrutto quindi non me la devi rovinare, altrimenti dovrai pareggiare i conti con me. 

Tutto questo è sublime, ma in realtà è altro che mi interessa. Una parte di lei, un piccolo sole morente, che è quello che mi ha attratto fin dal primo istante. 

Qualcuno l'ha chiamato Sun in the Morning. 

Non la si vede facilmente, si nasconde dietro tutte le altre, è così fragile, come una lucciola un istante prima di spegnersi per sempre. 

Io lo bramo. Quel piccolo sole è quello che voi umani chiamereste il mio amore. In realtà è la mia ossessione. La vera, unica ragione per cui sono qui è che voglio spegnerlo per sempre e portare le sue ceneri via con me. 

Nell'abisso. 

Non me ne andrò, senza. 

E tu, puro di cuore, sei l'unico che può aiutarmi. 

Avvicinati a lei, scorgi quella pallida luce, affondata nella melma, tendi la mano e aspetta. 

Trema e ha paura, si nasconde, ma se hai pazienza si lascerà avvicinare, e sentirai le sue dita sfiorare le tue. 

Aiutala con delicatezza. Tira fuori dall'oscurità quel piccolo astro senza speranza. 

Insegnale a credere in un tempo diverso dall'ora, mostrale il sole e alimentane la fiamma con indicibili promesse. 

Salvala. Solo tu puoi farlo. Sottraila alla mia influenza, portala alla luce, all'aria, alla primavera. 

Spazza via la sporcizia che la ricopre, cancella il peccato, guarisci l'insania, sciogli le molte armature, e quando infine si fiderà di te osservala. 


Finalmente, davanti ai tuoi occhi potrai vedere. 



Me. 



E il ribrezzo che leggerà nei tuoi occhi la renderà perdutamente, irreversibilmente folle. 



Finalmente completamente mia! 



8 commenti:

  1. Ehi, ho detto io che ti avrei portata al sole, una volta! :)
    Magari lì c'è una bestia che non ti aspetti :)

    Moz-

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  2. Se era un doppio senso, Moz, non l'ho capito :P

    In realtà si riferisce ad un post vecchio che nessuno ha letto.

    Se sei interessato cerca Redenzione, in aprile :P

    Che ne pensi della bestia?

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    1. :-)

      Redenzione... io l'ho letto!

      S.



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    2. Almeno qualcuno che ha letto anche i primi post esiste!

      Ma un complimento per le mie migliorate doti di artista digitale me lo merito? :P

      Ci ho passato su le ore!!!

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    3. Sempre questa brama di complimenti... :p

      S.

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    4. Se non bramassi non sarei io :P

      Mist

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  3. Sarà che mi piace l' horror ma io trovo la bestia piuttosto figa.
    D'altronde è sempre il cattivo ad essere più affascinante del buono. ;-)

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    1. La Bestia è l'unica creatura a cui sono legata per la vita. E' l'unica a cui posso dire "per sempre", perché siamo legate dal sentimento più perfetto che esista. L'odio. L'amore è destinato a scolorire e svanire, l'odio si nutre di sé stesso e non può altro che crescere, con il tempo. ;)

      La foto che le ho fatto non le rende giustizia. E' molto più orribile di così!

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