Il viaggio era stato epico. Ore incolonnati sulla stra maledettissima Autostrada della Cisa: una costante sequela di cantieri, gallerie, curve, limiti di velocità.
L'arrivo all'ombra delle Alpi Apuane, ormai quasi un miraggio, con più di due ore di ritardo sulla tabella di marcia, appena in tempo per l'aperitivo.
Era tutta la settimana che io e Simone progettavamo un week end al mare, il primo week end assieme dopo una quindicina di giorni trascorsi fra ristoranti e coiti clandestini in auto o all'aperto, nascosti in qualche giardino segreto della mia città.
Un paio di drink ed una cena di pesce nel mio ristorante preferito, perché quando si va nei luoghi che io considero miei sono io che decido, quindi a casa mia.
Luci soffuse, divano, Tequila Sunrise (che so preparare piuttosto bene), musica di sottofondo, chiacchiere.
Una serata tranquilla, piacevole, fin troppo normale forse.
La tequila, quella che io chiamo la bevanda del peccato perché ti scalda e ti scioglie, spande un piacevole tepore in tutto il corpo, e con il trascorrere dei minuti gli sguardi si fanno più languidi, la conversazione più maliziosa.
I volti si avvicinano fino a sfiorarsi, quindi un groviglio di arti, abiti eliminati, carne, sospiri, gemiti.
Fame. Le bocche si incontrano come se volessero sbranare, i lombi premono, le dita stringono.
Un attimo ed è in me. Dentro di me.
Un attimo.
Ed è fuori.
Davanti ai miei occhi lo spettacolo più triste che ci si possa attendere, in questo sabato sera.
"Scusami."
"Andiamo a letto."
Mi stendo accanto a lui, la mia gamba destra scivola delicatamente fra le sue, carezzo il suo sesso mentre lo bacio lentamente. Con calma. Abbiamo tutta la notte davanti, siamo piacevolmente ebbri, non ci corre dietro nessuno.
Sotto di me lo sento pulsare. Sento che mi vuole, le sue mani che mi afferrano le natiche per trascinarmi su di lui me lo comunicano chiaramente.
Entra senza alcuna difficoltà, ma la monumentale erezione termina.
Dopo un attimo.
"Ma che cazzo. Non capisco cosa gli prenda a Jhonny."
(Jhonny? Cazzo, è uno di quelli che lo chiama per nome, non me ne ero ancora accorta! Andiamo bene!)
"Simo, non ti preoccupare, hai guidato tutte quelle ore nel traffico, poi abbiamo bevuto, sono cose che capitano."
"Un cazzo capitano! A Jhonny non capitano."
"Lo so che a te non capitano, proprio per questo dico che è la stanchezza. Sarà colpa della tequila, dormiamo, domattina recuperiamo anche per sta notte."
Cerco di accarezzarlo e di baciarlo, ma mi scosta bruscamente, e bofonchiando qualcosa che potrebbe essere un buonanotte si gira e mi da le spalle.
...
Ecco, amico mio, siamo arrivati al punto dolente in cui mi trovo costretta a svelare una piccola bugia che ti ho raccontato.
Quando dico che voi uomini siete tutti meravigliosi, in realtà mento. C'è una parte di voi, fortunatamente piccola, che ha il potere di indispormi in modo supremo.
Non dico che sia colpa dei tuoi colleghi, per carità, sono io che sono fatta così, male, però già tendo a diffidare di un uomo che da un nome al suo membro, figurarsi quindi di quelli che arrivano a parlarci o persino a considerarlo un'entità a sé stante.
Si, lo so, io parlo con te che non esisti e litigo con le mie gemelle cattive, ma non è mica la stessa cosa. Non è che al mattino, allo specchio, chiedo ai miei seni come stanno. E non ho dato un nome a nessuno dei due, davvero!
Ma non distrarmi, ora, che poi divago.
Torniamo a quella notte, e a quell'uomo particolare.
Io ho una grandissima comprensione per voi fanciulli. Capisco quanto siate affezionati al vostro cosetto, ma incazzarsi con me perché non funziona è lievemente eccessivo, non trovi?
Tal comportamento inserisce il fanciullo in oggetto nella categoria dei bimbiminkia, che a dispetto del nome non ha nulla a che fare con l'età, non quella anagrafica, quanto meno, bensì con una qualità mentale.
Che non c'è.
L'intelligenza.
E quando per qualche malaugurata circostanza mi trovo davanti una di queste aberrazioni, vuoi perché non ho prestato adeguata attenzione ai segnali, vuoi perché il fanciullo in oggetto è stato molto scaltro a mimetizzarsi, vuoi perché non c'è stato materialmente tempo sufficiente per capirlo, ecco che Norma prende il sopravvento, scaccia via tutte le altre e dirige lei i giochi.
E questo solitamente non è un bene.
...
Il terremoto!
No, è un treno che ti sta passando sopra!
No, è scoppiata la guerra!
No, è Simone che ti ha afferrata per una spalla e ti sta shakerando come un cocktail.
"Che cazzo c'è!"
Quando mi sveglio ho bisogno di silenzio e molta dolcezza, altrimenti si rischia che si svegli la bestia, ed anche questo non è un bene.
Puoi svegliarmi carezzandomi, baciandomi, persino penetrandomi se ci riesci, ma con delicatezza, e soprattutto senza fare rumore!
Dalle finestre non filtra un filo di luce, non possono essere ancora le cinque, per cui deve esserci per forza una ragione più che valida, per avermi svegliata in quel modo.
"Guarda!"
Urla eccitato come uno scolaretto.
Con un gesto teatrale getta di lato la coperta, privandomi con violenza del mio nido caldo, altra cosa sbagliatissima da fare, qualsiasi sia la me che hai appena svegliato.
"Guarda Jhonny! Guarda quant'è duro! E com'è grosso. Di la verità che non l'hai mai visto così grosso!"
Abbasso lo sguardo. Jhonny mi occhieggia da là sotto, grande come al solito, ma effettivamente sull'attenti e pronto a compiere il suo dovere, da bravo soldatino.
Sposto lo sguardo sull'altra testa di cazzo, che mi fissa con un sorriso a cinquantasei denti, in attesa della mia entusiastica conferma.
"A me il tuo coso sembra uguale a sempre. In compenso tu mi sembri molto più coglione."
E' stato un attimo.
E davanti al mio sguardo si è ripresentata la stessa scena di poche ore prima.
Tristemente morta.
Si è alzato senza dire niente. Dopo mezz'ora eravamo in macchina per tornare a casa. Non l'ho mai più rivisto.
Norma ha provato un piacere insano.
Io con lei.
Prima o poi finiremo per metterci nei guai, ma fortunatamente abbiamo fatto un patto con il Demonio.
Dobbiamo provare ogni cosa, e ancora la lista è lunga.
Il gioco, amico mio, sta continuando.
Quando sarà finito uno dei due perderà la sua anima.
La mia è già dannata.
Tu sei ancora disposto a dannare la tua?
Sei la creatura piu' vicina a Tex Willer, in quella meta' di mondo, che abbia mai incrociato.
RispondiEliminaNo, solamente quella parte di me lo è. Quella che ho chiamato Norma.
EliminaIo cambio proprio modo di comportarmi, agire e rispondere, in base a quale me domina in quel momento.
Il mio pisello si chiama Winston, in onore di Churchill.
RispondiEliminaDai, è più fantasioso di "è quasi magia Jhonny!" :p
Ma non lo chiamo mai, nemmeno lui lo sa che si chiama Winston.
Questa cosa basta ad aver dannato la mia anima? :p
Comunque, trovavo molto più intrigante la storia delle telefonate del tizio dell'autogrill.
Non so, questo Simone è banale. Nemmeno io sono stato così tanto banale prima e dopo un coito (sto appiattendo il mio maschilismo per innalzare il tuo femminismo XD). Anzi. (beh, dico anzi perché spero di non esser mai stato banale :p)
Moz-
Io lo sapevo che prima o poi sarebbero arrivate le note dolenti :P
EliminaQuando ho detto che sarebbe stato piacevole quanto una vivisezione intendevo per me che scrivo, ma anche per chi legge.
Non risparmio niente, né a me, e penso che si sia visto, ma neanche a voi fanciulli.
Le vostre idiozie non riceveranno pietà, da me. Neanche le mie, però.
Simone è uno stereotipo che cammina, ho avuto la sfiga di incontrarlo. Ne ho parlato, perché delinea meglio il caratterino di quella me a cui proprio tu hai dato involontariamente il nome. Volevi che non fosse normale?
Beh, fra tutte ho scelto quella che forse da più fastidio a voi fanciulli, perché è esageratamente stronza :P
E' quella che si becca i ceffoni ed i vaffanculo.
E capisco che l'uomo del telefono intrigasse, e ho altri uomini che usciranno dalla nebbia dei ricordi, di cui parlare, ma se li brucio tutti ora, fra un mese o due di cosa scrivo? :P
Riguardo a Winston, se non lo chiami è già un punto a tuo favore.
Se le volte che non funziona, poi, non te la prendi con la sfigata che hai nel letto, che al massimo dovrebbe essere lei a prendersela, è un +10 :P
Finora ha sempre funzionato.
EliminaSe sento che non ho voglia, evito le situazioni XD
Perché il mio Winston se non ha voglia è come il suo padrone: non lo tiri su manco a morire.
In fondo, è come me una testa di cazzo :)
Oh, Norma non mi dispiace, è Simone che abbassa il livello maschile. Forse la mia era semplimente questione di maschilismo :p
Moz-
Vedila così, Miki Mouse...
EliminaSe non esistessero tutti i Simone del mondo, come potrebbero gli altri uomini essere meravigliosi, al loro confronto? *_*
E' proprio perché esistono creature così basse e prive di interesse, che gli altri splendono di luce propria!
Dovresti anzi fare un monumento a Norma, che va in giro a punire simili inetti :P
(guarda come ti premuri subito di far presente che il tuo non sbaglia un colpo! Non è che ti senti un po' preso in causa, per caso? :P)
P.S. Ho letto il tuo post, ma ho avuto ed avrò una giornata un po' piena. Questa sera prometto che recupero e leggo bene.
EliminaNo, anzi... è che è proprio come ti ho spiegato... se non sono in vena evito!
EliminaMa comunque non sono nemmeno questo gran galoppatore, anzi. Sono poche le volte che avrei potuto fare cilecca :)
Comunque sì, lode a Norma, la giustiziera XD
P.s. tranquilla per il mio post, mica è un obbligo XD
Moz-
...questo post mi porta la memoria ad una cosa bizzarra...
RispondiEliminaal pene del mio ex fui io a dare un nome e a trattarlo come entità terza...
Questo dimostra quanto io e te siamo diverse :)
EliminaIl pene di ogni uomo, per quanto mi riguarda, non è altro che un'estensione di lui. C'è, esiste, come esistono le sue mani, come esistono i suoi occhi, come esistono le sue labbra. Non do nome alle altre sue parti anatomiche, non vedo per quale ragione riservare al suo sesso un trattamento differente.
Per me, di un corpo maschile, l'unica parte realmente importante è il cervello. Tutto il resto è un piacevolissimo contorno con cui giocare :)
E di norma, quando un uomo da troppa importanza al suo giocattolino, è perché deve nascondere la carenza dell'altro, molto più interessante giocattolo, nascosto nella scatola cranica.
Povero Johnny. :-P
RispondiEliminaDevo dire che personalmente "ancora" non mi è successo di avere delle Défaillance neanche quando palesemente la tipa in questione non mi piaceva e lo si faceva tanto per fare, spero quindi di non trovarmi mai nella situazione di Johnny.
Comunque no, io non riuscirei mai a dare un nome al mio pene, in fondo è un' estensione di me no un' entità distinta. :-)
Gran bel post, divertente tranne per il malcapitato Simone, saluti. :-)
Ah, Pirkaf... leggi la risposta che ho appena postato sopra!
EliminaDiciamo le medesime cose!!!
Guarda che mi è capitato di trovarmi altre volte davanti a delle défaillance, e affrontate con i giusti modi si sono sempre trasformate in grandiosi amplessi, una volta superato il nervosismo (a volte capitano persone ipertese che si emozionano e si bloccano) o abbassato l'eccesso di alcool nel sangue, che è un grandissimo nemico delle erezioni durature.
E' la reazione del tizio in oggetto, che ha scatenato l'attacco di Norma. Se lui l'avesse presa in modo diverso, come si suol dire con filosofia, probabilmente mi avrebbe svegliata in modo diverso, e il suo Jhonny avrebbe trovato soddisfazione.
Eravamo andati via per quello, praticamente, avere un'intera notte di sesso "tranquillo", invece che sempre in auto o all'aperto.
Certo che se mi svegli come se stesse scoppiando la terza guerra mondiale, e pretendi pure entusiasmo perché improvvisamente il tuo circuito idraulico ha ripreso a funzionare, allora aspettati di incontrare una forte e sarcastica resistenza :P
Del resto mi sono presa della stronza in più occasioni. Un motivo ci sarà :P Diciamo che a volte sono come il pistolero solitario, non provo pietà di fronte all'idiozia conclamata, e purtroppo il mondo è pieno di idioti :P
A presto! :)
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RispondiElimina(coinciso e non ho rubato spazio a nessuno)
Grazie. (e puoi rubare spazio a chi vuoi. Ce n'è per tutti.)
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