05/06/13

Il fai da te della Nebbia

Finalmente sera, amico mio. Ho atteso con ansia questo momento, perché non vedevo l'ora di riprendere il nostro gioco, tu che mi spii, là fuori, ed io che mi spoglio, qua dentro. 

E' tutto il giorno che rigiro nelle pieghe della mente l'argomento di cui ti parlerò, l'assaporo, lo centellino come un vino pregiato, anticipando il piacere di narrartelo, di sentirlo scivolare dalle mie dita fin sulla tua pelle, attraverso i tentacoli della nebbia che scaturiscono dal terreno, per arrampicarsi lungo il tuo corpo, come farebbero le mie mani, se non ci dividessero questa finestra, questa tenda, questo muro. 

Ed invece arriva lui, l'unica Divinità a cui io risponda, il Caos, o il Caso se preferisci, ma possiamo anche chiamarlo più familiarmente Murphy, se vogliamo, per provare meno soggezione e trattarlo come un vecchio prozio lontano, burbero, di quelli che quando vengono a trovarti hanno sempre storie misteriose e spaventose da raccontarti. 

Il suono di acqua che corre. Il water che, senza il mio permesso, si è auto promosso a cascate del Niagara. 

Esattamente all'ora delle streghe. (Papino ha un insolito sense of humor, oggi!). 

Improvvisamente la siepe d'alloro, l'oleandro, la tenda, persino tu, mio caro amico immaginario... tutto diventa lontano. 

Esistiamo solamente io e il water, e quella cascatella fresca d'acqua corrente, che ha deciso di trasformare il mio bagno in un'attrazione turistica. 

Vedi come tutto sia così lieve? 

Perché sia poco saggio vivere in un tempo diverso da quello che solitamente vivo io, che è ora? 

Passi tutto il giorno a far programmi e poi basta un nulla imprevisto, e c'è sempre un nulla imprevisto, e devi ricalcolare tutto. 

Come queste righe che ti sto scrivendo, che non hanno più nulla a che vedere con quel che volevo dirti fino a due ore fa. 

Che fare? 

La prima cosa è ridere. Perché in questi casi o ridi o piangi, ed io apprezzo sempre una battuta. Se è buona. 

E poi? 

Chiudere l'acqua? 

"Si, certo, e poi come ti lavi?" Vocina spunta da dietro il mio orecchio sinistro. La scaccio con la mano, come farei con una zanzara. 

Chiamare un idraulico? 

"A quest'ora? Sai quanto ti chiede il pronto intervento?" Sempre lei, che non molla. 

Svegliare l'uomo di mia sorella? 

"Qualsiasi cosa faccia un uomo tu puoi farla meglio!" Ringhia Sophia, accucciata in un angolino buio della mia psiche. Inutile, quella me ha ancora un conto aperto con voi fanciulli. Agglomerato di rabbia ed odio, non vuole ammettere che possiate servire a qualcosa, a parte maltrattarvi. 

"Ma che è, un simposio? Vi siete date appuntamento? State un po zitte, tutte quante!" Non lo sopporto, quando iniziano a parlare tutte assieme. Mi fanno uscire pazza (ma tu sei pazza).

E così, mi sono armata di pinze, tenaglie e cacciaviti. Ho smontato tutto. 

L'emergenza alluvione è terminata ed i giapponesi con le loro immancabili macchine fotografiche sono stati dirottati su altri scali turistici. 

Ora c'è un appendiabiti incastrato nel galleggiante dello sciacquone, il Niagara ha chiuso i rubinetti, e domani, con calma, chiamerò un idraulico. 

Fai da te made in Nebbia.


Forse non so fare proprio tutto quel che fa un uomo, sicuramente a qualcosina servite, e poi c'è sempre il gioco più bello del mondo per cui siete assolutamente indispensabili, però me la sono cavata. 

Vediamo se domani scoppia la terza guerra mondiale o se, finalmente, potrò parlarti dell'argomento che ormai si è sedimentato nella mia mente. 







N.d.Orea: Leggendo il titolo, amico mio, ti eri illuso che fosse post sulla masturbazione, malizioso che non sei altro! Invece no, è solo che il titolo l'ho scelto io!!!! 




8 commenti:

  1. Ahahaha, l'ho sempre detto che i momenti così aguzzano l'ingegno!

    Però... l'idraulico potevi chiaMarlo, e magari chiaVarlo, che nel cliché è sempre aitante e disponibile! XD

    Moz-

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    1. Ero qua in trepida attesa di te Moz!!!!

      Lo sapevo che l'avresti detto, non l'ho scritto per lasciarti la battuta! Davvero!!!!

      Allora, ho a lungo lavorato con gli artigiani, e posso assicurarti che dalle mie parti l'identikit dell'idraulico medio si discosta di parecchio dal cliché dell'immaginifico collettivo.

      Il che onestamente a me interessa zero, perché è il cervello che conta, e la capacità di "giocare". Il resto è assolutamente ininfluente, senonché gli idraulici, ma anche gli elettricisti, i tecnici dei computer, gli antennisti e via dicendo, sono pagati a peso d'oro, per cui non ci pensano neanche lontanamente a fornire gratuite prestazioni sessuali, che significherebbero per loro perdere fior di euro!

      E poi è squallido! Dove sta il brivido? Manco sono sposata per potermi giocare la pantomima del: "Cielo! Mio marito!"

      :P

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  2. McGyver versione femminile ...uhmmm... vedi McGyver è un uomo :p

    P.S. (riferito a risposta a Moz)
    Però avresti potuto giocarti la carta..... "Cielo! L'altro idraulico" :p

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    1. Mc Gyver, con la sua pettinatura pannocchia! Non vorrai dirmi che è un esempio di maschio sapiens utile!!!

      Manco per accendere le fantasie erotiche va bene! :P

      "Cielo l'altro idraulico" è spettacolare! Però per giocare quella carta dovrei vendere un rene, e ci tengo ad entrambi! :P

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  3. water...che tu sia maledetto!

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    1. No, perché... E' stata un'esperienza. In fondo me la sono cercata io, quando chiesi di provare ogni cosa nella vita.

      Ora posso depennare dall'elenco: fare l'idraulico :)

      E Welcome! :)

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  4. Sei grande! Io non riesco nemmeno a piantare un chiodo senza divellere tre centimetri di stucco e martoriarmi un pollice. Non ci sono più gli uomini di una volta ;)

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    1. Se sei una frana nel bricolage, speriamo almeno che te la cavi nell'unica altra occupazione a cui servite voi fanciulli servite a qualcosa!

      Ehm... Aspetta che vado a rinchiudere la stronzetta nello sgabuzzino e torno :D

      Volevo dire: ma ti intendi di musica, io non saprei scrivere le recensioni che scrivi tu!!!

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