24/06/13

Harem

Da bambina amavo molto mio padre.

E lui amava molto le moto e le auto. Passavo le ore assieme a lui, la domenica, a guardare le corse, e mi ero così applicata da essere capace di riconoscere ogni moto all'epoca in commercio dal rombo del motore, ed ogni auto dalla sagoma dei fanali, la notte, solo per compiacerlo.

E lui, orgogliosamente, non perdeva occasione di sfoggiare le mie capacità, trasformandomi in un'adorabile infiltrata, la mascotte del gruppo di maschi motociclisti suoi amici, i quali facevano a gara a spupazzare la bambolina che conosceva le moto meglio di loro, unica femmina in un mondo maschile.

Della mia infanzia quelli sono fra i momenti che ricordo con più piacere. Io, principessa contesa da quei cavalieri, i cui destrieri erano fatti di metallo e cromature, rombavano come un tuono e volavano veloci come il vento.

...

Ben presto mi sono resa conto che conoscere il suono del motore di una moto non era più un buon modo per ottenere quelle meravigliose attenzioni, ma la natura è venuta in mio soccorso, dotandomi oltre che di una mente acuta, anche di un'altra generosa, abbondante ed altrettanto utile qualità, di cui inconsciamente già all'età di dodici anni iniziavo a fare uso, per manovrare a mio piacere i compagni di classe.

Fin da piccola, ogni anno passavamo un paio di settimane in montagna, sulle Dolomiti, e a quattordici anni mi accorsi che alcune delle guide amici di mio padre avevano preso a comportarsi, e soprattutto a guardarmi, in modo diverso.

Fu un attimo, per me, approfittare di tale situazione.

Adolescente, ribelle ed edonista, grazie alla supervisione di adulti amici di papà, sfuggivo al giogo del controllo paterno, girandomi tali adulti sulla punta delle dita e facendomi accompagnare ovunque io volessi.

Niente di particolarmente grave o scabroso.

Semplicemente loro mi portavano in quei luoghi oscuri dove mai donna deve mettere piede, un po' come sul ponte di una nave pirata. I Sancta Sanctorum delle guide alpine, dove generazioni di uomini si sono trovati a fumare, giocare a carte, bere grappa e soprattutto bestemmiare.

Mai alcuna donna, tranne la sottoscritta. Quando arrivavamo ai vari rifugi era sempre un gran fermento:

"C'è il Sandro con la figlia del bolognese."

E le bottiglie di grappa migliore venivano aperte, i bicchieri riempiti, ed i santi uccisi in un tiro a segno che non risparmiava nessun giorno del calendario, in un'allegria assolutamente casta, maschile, e ancora una volta io ero la principessa in un mondo che, normalmente, non ammette presenza femminea.

...

Alle superiori scelsi un indirizzo elettronico, eravamo in cinque ragazze a inizio anno. Dalle vacanze natalizie rientrai solo io, le altre quattro si erano arrese ai soprusi dei fanciulli. Io ho dovuto sudare parecchio, ma so come farmi valere, se serve.

E so anche come farmi amare. Non dimenticare, amico mio, che la parte migliore di me è il mio cervello, e lo uso. Anche quando mi fa comodo fingere di no.

In ogni caso, dopo un braccio di ferro durato diversi mesi, si è venuta a creare la situazione perfetta. Io e cinquecento ragazzi.

Mai mischiare piacere e dovere, e la scuola, tutto sommato, è pur sempre un dovere, anche se ho sempre saputo trarre il massimo piacere da ogni situazione, per cui non c'era nessun genere di coinvolgimento sessuale. Men che meno sentimentale. 

Però potevano adorarmi incondizionatamente. Glielo permettevo a rotazione. L'ultimo anno venivo segnata assente, ma ero a scuola, nel bagno delle donne. Ero l'unica, era mio. E della mia corte.

...

Poi cresci e ti vengono a raccontare della monogamia, della gelosia, e scopri che ti hanno fregata alla grande.

Che dopo un poco che giochi o sei disposta a fare la persona seria, oppure il compagno di giochi se ne va.

E se anche ci provi, a crescere, sei fregata due volte, perché il tizio di turno inizia ad essere geloso di tutti i tizi che ci sono stati prima di lui.

Tutto diventa molto complicato. E troppo poco piacevole. 

Io rivoglio il mio harem! 

Oppure un tizio che sia psicopatico almeno quanto me, con almeno una ventina di personalità diverse con cui poter giocare!

Con un uomo del genere, con le mie gemelle cattive, con i suoi gemelli buoni, potremmo divertirci finché dura la notte.

Altroché harem! 

Sarebbe una vera orgia! 





Io sono ISSIMA. Almeno a detta di "chi" mi ha "regalato" questo pezzo. 
Non mi stancherò mai di ringraziarlo per tal presa per i fondelli! 



26 commenti:

  1. Fantastico!
    Hai avuto infanzia e adolescenza spettacolari in ambienti che amo:
    essendo emiliano non posso non amare i motori (come il buon cibo e le donne) e poi che dire della montagna.
    Ancora oggi, in inverno, una volta la settimana io e la mia amica passiamo una serata in un bar delle nostre parti in gara di briscola. Vino, carte e bestemmie.
    Detta così per molti potrebbe essere qualcosa di brutto ma le bestemmie sono innocue, servono per sottolineare che il tuo socio ha sbagliato a giocare, o per dire che hai avuto fortuna o sfortuna.
    Direi un vero e proprio rafforzativo.

    Quanto alle cose cheti hanno detto...sono vere ma in parte.
    Se ami giocare devi solo trovare i compagni di gioco giusti :-)

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    1. Quello che mi manca da impazzire è un ambiente saturo di testosterone e di uomini.

      Se noti, in tutte e tre le situazioni descritte non c'entra nulla il sesso... da bambina proprio neanche sapevo che fosse... però già percepivo come estremamente piacevole quell'atmosfera carica di maschi.

      In cui io ero una regina.

      E riguardo ciò che mi hanno detto, evidentemente non so scegliere, uno ad uno i miei compagni di giochi finiscono per passare al lato luminoso della forza e sposarsi. :P

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    2. In effetti, considerata la quantità di divorzi...non capisco perché ci siano persone che si sposano.
      Io sono favorevole al matrimonio ma alla giusta età, dai 60 in su.

      Quanto allo saper scegliere, non è detto che tu non sia capace.
      Magari capitano sulla tua strada compagni di giochi che possono sembrare quelli giusti ma che alla lunga si rivelano poco adatti al gioco.
      Giocare è una cosa seria come disse qualcuno :-)

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    3. Giocare è la cosa più seria che esista!

      E va fatta con cognizione di causa. Altrimenti si finisce che si scambia il gioco per realtà.

      E ci si fa molto male :)

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    1. Scommetto che te la stai ridendo per la canzone che mi è stata "dedicata"! :P

      Consiglio di andare a vedere il video su you tube, che qua non so perché non mi linka.

      Quello con le immagini, intendo. Rende ancor meglio, penso :P


      Mist

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  3. Ciao Misty!! :)
    Finalmente torno nel tuo antro XD

    Un Harem?
    Beh, ma te lo stai costruendo, no?
    Era tutto lì, un ricordo di fanciulla^^

    Moz-

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    1. Moz :)

      Il week end me lo sono passato a incavolarmi con il photoshop e a farmi coccolare-sgridare da alcuni amici, poi se fai caso è raro che scriva, il fine settimana.

      Me lo sto costruendo, un harem? :P

      A me manca davvero, e fortissimamente, potermi intrufolare in un ambiente prettamente maschile, dove le donne solitamente non vanno perché non interessate, e potermi auto eleggere loro principessa, ma a 5 o 6 anni era molto più facile :P

      Mist

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  4. cresciuta circondata da una vera e propria corte, unica regina, è normale che la gelosia di un singolo ti stia stretta.
    non vedo perchè tu non possa ricostruirti un harem, finora hai giocato bene.
    un abbraccio

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    1. Ciao, Ellie :)

      Non credere, non è così facile.

      Quando ti trovi a combattere con creature meravigliose che ti dicono: "ucciderei ogni uomo ti abbia posseduta" o "non riesco ad averti perchè immagino tutti quelli che ti hanno avuta prima" diventa davvero un problema.

      E capita davvero troppo spesso.

      A presto :)

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  5. mah... finchè pensavo alle moto e agli amici, le donne sono sempre state un intralcio.
    Facevo motocross. Lì non ci sono mezze misure: o tanta polvere, o tanto fango.
    E chi mai aveva bisogno di una donna in mezzo a tanta meraviglia?
    Poi gli amici, le corse sulla Roma-L'Aquila, le impennate infinite con tutto quello avesse due ruote; marmitte Galassetti e filtri di potenza.
    Finchè non provi a mettere 5 marce impennando con una 1100, non sai davvero cosa sia una botta di adrenalina.

    Poi, ad uno ad uno, scoperta la figa, sono spariti tutti.
    Siamo spariti tutti.

    Per poi evadere, ad uno ad uno (o credere di farlo), con un telecomando ed un abbonamento a Sky.

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    1. E quando hai finito di impennare, e sei pieno di polvere e fango... una femmina che ti accolga come un guerriero e si prenda cura dei tuoi muscoli doloranti ti schifa?

      Non una gabbia da cui evadere grazie ad un telecomando, attento, ma una femmina che si prenda cura di te e si applichi a farti sfogare l'eccesso di adrenalina, e che poi svanisca, lasciandoti libero di riprendere a correre nel fango e nella polvere.

      Ecco, vedi? Sei la dimostrazione pratica di come, in realtà, non esistano compagni di gioco adatti a me.

      Fortuna che c'è sempre il mio amico immaginario, da qualche parte fuori dalla mia finestra. Lui non mi delude mai ^_*

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    2. e tu sei l'eccezione che conferma la regola che non esistano femmine come te ;o)

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    3. Ah, lo so che non esistono :P

      Dopo di me hanno buttato lo stampo. Già una è una di troppo. Figurati se ce ne fossero diverse in circolazione. Sai che catastrofe? :P

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    4. Scherzi a parte, sai qual'è il dramma vero?
      Agognamo una femmina così, poi se la troviamo ce ne innamoriamo perdutamente, vorremmo solo lei, sempre.
      Così pensiamo a cosa potremmo fare per trattenerla, e viviamo nell'ansia di rimanere interessanti, dotati, virili e protettivi.
      Non si regge a tanto, non a lungo almeno. Avere un pisello è terribile...

      L'amicizia invece, quando si è tra maschi. Dio che serenità. Rimpiango le tavolate, le chiacchiere in libertà, il cameratismo.
      Non sono cose da donne Mist, davvero (persevero nel dimostrare di non essere il compagno di giochi ideale)

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    5. Spero che non ti offenderai se uso il tuo commento come incipit per il post che sto per scrivere :)

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    6. Abusa pure di me, anche perchè qui è casa tua ;)

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  6. Tu e cinquecento ragazzi, una gang bang da paura. Avresti dovuto approfittarne meglio :D

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    1. Non ci crederai, ma fra le tante sfum... no, possibilità offerte dal sesso, la gang bang proprio non rientra nelle mie fantasie :)

      Il mio harem non ha niente a che spartire con il sesso praticato :)

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  7. Neanche fra le miei, per ora.
    Ho capito il tipo di harem che cerchi, cara. Sono una donna e come tale amo essere circondata da uomini e diventarne la regina (o dominatrice, se lo preferisci).
    Ciò che, invece, non mi è del tutto chiaro è: ma cosa cerchi esattamente? Uno che si preoccupi per te ma che non rompa troppo il cazzo, giusto?


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    1. Se fosse possibile riavere il mio harem non cercherei altro, ma pare impossibile :P

      Che voglio?

      Posto che non voglio una relazione capestro, che sono abituata a stare da sola quindi giocare ai fidanzatini mi fa venire la nausea, che non voglio un uomo che si preoccupi di me perché sono in grado di cavarmela benissimo, persino nelle emergenze idrauliche... mi piacerebbe credere che da qualche parte esista qualcuno in grado di affrontare una relazione vivendola al presente, senza preoccuparsi di cosa sarà domani e di cos'è stato ieri.

      Che abbia voglia di divertirsi e di viverla in maniera lieve, sia a livello sessuale che emotivo.

      E che sia più o meno folle quanto me, in grado di adeguarsi al mio cambiare carattere, perché io cambio decisamente carattere, passando da una personalità molto tranquilla ad altre molto più scatenate.

      Che sia complice quando c'è da fare delle marachelle, che non sia inibito, che non sia bigotto, che non sia legato a falsi moralismi, che non mi giudichi, che sappia ridere assieme a me, prima ancora che scoparmi.

      E che poi sappia anche scoparmi, e che lo faccia con fantasia, cambiando sempre.

      Ma forse sono un po' troppo pretenziosa. Fortuna che ho il mio amico immaginario e i miei giocattoli ^_*

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    2. No, non sei pretenziosa. Sei solo bipolare :)
      Seria: se è ciò che desideri, non smettere di cercarlo. Ma quando lo troverai, mica devi buttare via i giocattoli. Quelli possono essere sempre utili, non si sa mai.
      Buona ricerca.

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    3. Buttare i miei giocattoli? Mai! Tengo persino quelli rotti, figurati :)

      Sarebbe una dimostrazione di ben scarsa riconoscenza buttarli, dopo la piacevole compagnia che ci siamo fatti :P

      Ah, solo un'ultima cosa. Mi riservo il diritto di cambiare idea. Domani stesso, se è il caso. Oggi è così, domani non posso ancora saperlo :)

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  8. Dunque vale anche per la gang bang :D

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    1. Ovviamente :P Mi riservo sempre il diritto di cambiare idea :D

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