10/06/13

11*6



Bug



Cortocircuito nell'impianto d'allarme

L'invasione della Bestia

Il vagito

Io




E' una notte speciale, questa. 

Sono passate quattro decadi ed una manciata di anni, dalla notte in cui ci fu quel cortocircuito che generò la Belva, o che le permise di entrare e acquattarsi dentro di me, nel fondo di quel baratro che ho idealmente localizzato dietro al diaframma. 

Il momento della nascita. Niente di particolare dirai, amico mio, in fondo tutti si nasce, tutti tranne te, che sei stato generato già adulto, figlio della mia schizofrenia. 


...

"La stiamo perdendo, dottore." 

"Nella mia sala parto non perdiamo proprio nessuno, senza il mio permesso." 

Questo dialogo surreale me l'ha raccontato mia madre quando avevo circa 25 anni. E' quanto lei si ricorda di aver visto, in sospensione, fuori dal proprio corpo, mentre in realtà è restata per alcuni minuti clinicamente priva di battito cardiaco e respiro. Si ricorda anche di aver visto il tunnel e la luce, ma questo è un altro discorso che non è il caso di affrontare qua. 

"Tirate fuori la bambina, che io recupero la madre." 

Un ordine secco. Non so esattamente come sia andata, non ricordo ma vado a tentativi, cercando di ricostruire quei momenti nel modo più fedele possibile.

"Dottore, non respira e non c'è battito."

"Adrenalina. Intracardiaca!"

"Dottore, ma è solo un neonato."

"E quindi? Più che morto non può essere. Procedete senza discutere i miei ordini."


...

E' più forte di me. Io non so fare le cose semplici. Devo complicare tutto, anche nascere è stata una faticata, a quanto pare. 

I conformisti hanno l'abitudine di nascere mostrando al mondo una pelatona lucida, se fortunati ricoperta di peli destinati a cadere in breve tempo.

I contestatori invece nascono di piedi, podalici si dice in gergo tecnico, ed è un modo per affermare al mondo che a loro piace far le cose in modo diverso, rompere il cazzo e complicare la vita a chi gli sta attorno. Sono tipi tosti, quelli. Li stimo un sacco! 

Poi ci sono io. Che nell'indecisione, e non potendo nascere di lato, ho deciso di affrontare la vita nel modo peggiore che potessi scegliere, con il fondo schiena. A "culo col mondo", come si suol dire. (Avevo sicuramente anche il dito medio alzato, ma questo non era importante ai fini medici e non è stato registrato nella cartella clinica. Io però sono sicurissima che sia così.) 

Piegata a metà. 

Per cui larga il doppio. 

Per la gioia di mamma, ovviamente. E dell'equipe ginecologica che mi ha fatta nascere. 

Quei tre minuti circa sono stati fatali. 

Black out! L'impianto d'allarme è andato in tilt. La Bestia è entrata. E non avevano ancora inventato i Ghostbusters!!!!  

Non mi è chiaro cosa sia successo, del resto io non è che fossi molto arzilla, in quei momenti, ma ho la certezza che è iniziato tutto in quei tre minuti. 

La bestia, le mie gemelle cattive, quelle buone. 

Non ho fatto a tempo a distrarmi un attimo che mi sono trovata la monofamiliare occupata da un'intera Legione! 

Che mi ha condizionato la vita, e neanche poco. 

Fin da neonata. 


E' bastato un istante di disattenzione, per permettere alla Bestia di entrare.

Te ne avevo già parlato, ricordi? 

Sono sempre stata tranquilla, da bambina, ma solo all'apparenza. 

E lei, la Bestia, era sempre là, sul fondo, addormentata, ad agitarsi e borbottare, e ad ogni suo sobbalzo io avevo un incubo, da cui spesso mi risvegliavo con le labbra o la lingua morsi. 


Da me. Da lei. 

E non entro nel merito delle discussioni che nascono con quella rompipalle della Vocina, o con Psiche. E i colpi che mi fa prendere Norma quando inizia a far la carogna. 

...

Sono nata con la consapevolezza della morte. 

Anche di questo ne abbiamo già parlato. I bambini, nella loro infinita crudeltà, non si rendono conto che il male e la morte non sono reversibili. 

Io si, sapevo esattamente cosa comportassero. Da sempre. Forse un ricordo inconscio della mia nascita. 

Forse un ricordo inconscio che proviene da lei, trapassato per osmosi alla mia coscienza. 

Questo è ciò che io definisco il bug. Il corto circuito che ha segnato ciò che sono. 

E che ha comportato dei prezzi da pagare, per altro. 

Non puoi nascere due volte in pochi minuti, e sperare di essere una persona come le altre. 

Si potrebbe dire che questo trauma mi abbia bloccato la crescita. 

Vi sono alcune fasi infantili che io, a differenza di tutti gli altri, non sono mai riuscita a superare. 

La prima è quella delle domande e dei perché. 

E' più forte di me. Chiedere, continuamente chiedere. 

Amico mio, fuggimi, se inizio con una domanda, perché sicuramente è solo il prologo di un'eterna sequela, ed ogni tua risposta non farà altro che generarne di nuove, più improbabili ed imbarazzanti. 

Ancora adesso, che son passate quattro decadi ed una manciata di anni, non riesco a sfuggirne il fascino. 

Vi è anche un'altra fase che non ho mai superato, ed è quella orale. 

Non sono mai riuscita a togliermi il brutto vizio di mettere tutto in bocca. 

Quindi, amico mio, se proprio non dovessi riuscire a sfuggire all'interminabile serie di domande, quando proprio non ne potessi più e non sapessi più cosa rispondere, sai come farmi smettere. 



La Legione - Autoritratto

16 commenti:

  1. Tanti auguri a teeee, tanti auguri a teee, tanti auguri cara belve, per i tuoi eterni 20 anniiiii :)

    Moz-

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    1. Grazie mille Moz. Anche da parte di tutte le altre. La bestia invece non ringrazia. Quella è una bestia, appunto. Senti ma che mi dici riguardo il discorso nascita, visto che hai trattato l'argomento eventi strani di recente?

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    2. In che senso??
      Cosa vorresti che ti dicessi?

      P.s. hai mangiato la torta?? :p

      Moz-

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    3. Che ne so... hai qualche spiegazione riguardo quel che mi ha raccontato mia madre, ad esempio :P

      La torta? Si, era anche il compleanno del mio capo, e ieri pomeriggio abbiamo festeggiato. Torta al cioccolato con crema chantilly e panna montata :P

      Se non fosse stato per il mio boss però niente torta. Solo tanti drink :P Compreso il Cetriolo. Me lo sono fatta preparare apposta per me :P

      Ma venerdì rifesteggio :P

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  2. Ehi.. che nascita complicata! ma hai saputo renderla, con il tuo racconto, incredibilmente affscinante... Auguri!.

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    1. Grazie!

      È un mio vizio cercare di prenderla sempre con filosofia :p

      E grazie per gli auguri!

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  3. Gran bella storia e mi unisco al coro di auguri, per educazione li inoltro anche a Norma e alla Bestia, non sia mai che se la leghino al dito. :-P

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  4. Io mi ero appuntato domani, chissà perchè. Si vede che l'età comincia a giocarmi brutti scherzi...altro che fase orale !
    Auguri !!!

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    1. Acc... Cigno Nero. Attento che prima se ne va la memoria poi iniziano le defezioni di altro genere. Se dovessi trovarti in difficoltà dmelo. Provo con la mia voce di sirena.

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  5. Risposte
    1. In elegante ritardo come si confà a chi ha classe, Signor S. :-)

      Mist

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