16/04/13

Il piacere del proibito

Sei comodo, là fuori, a spiarmi attraverso la fessura che ho lasciato per te? 

Ci vedi bene? Mi vedi bene?

Se ti guardi attorno vedrai che ho preparato una comoda poltrona, ed accanto a questa, su un basso tavolinetto, troverai un secchiello pieno di ghiaccio, un bicchiere e svariate bottiglie, nell'indecisione ti ho lasciato un po' di tutto, dalla grappa alla tequila (c'è anche un piattino con del sale e delle fettine di lime, perchè la Tequila non si può bere che così!), dal rum al whisky (Si, è proprio quello di torba, scozzese, non la porcheria che ti spacciano gli americani!). C'è anche qualche schifezza dolciastra per astemi (crema di whisky, wodka alla menta, limoncello), oltre a vino (Verdicchio, se sei da bianco, e Re Fosco, se prediligi il rosso) e birra (al doppio malto, scozzese pure questa perchè io amo la Scozia anche se non ci sono mai stata). Serviti pure, e mettiti comodo. Goditi questi momenti che trascorriamo assieme. Voglio che diventino solo nostri. Miei e tuoi. Versati un bicchiere di qualcosa e sorseggialo lentamente, mentre mi osservi, dall'oscurità, in mezzo alla nebbia.

Ormai è diventato un appuntamento importante, per me, questo nostro. Vedi con che cura l'ho preparato per te? 

Desidero che ogni cosa sia perfetta, che questi pochi attimi che ci concediamo creino un'unione, fra me che mi spoglio e te che mi guardi, fino a distruggere ogni distanza e fare di noi una sola entità. 

Arrivare al punto di non capire dove finisce la mia e dove inizia la tua, di follia. 
...

Oggi voglio parlarti di un aspetto di me, così profondamente radicato che non si può scindere da ciò che sono. 

Io sono un'edonista. 

Amo il Piacere. Qualsiasi forma di piacere. Si può dire che la mia intera esistenza sia una costante ricerca del piacere stesso. 

Attento, non confonderti. Il piacere non è solo sessuale, o gastronomico, o comunque fisico e positivo. 

Il piacere, così come lo intendo io, può e deve essere soprattutto mentale e negativo. 

Persino farsi del male, può essere piacere. Soprattutto quella sottil tortura cerebrale di cui io sono maestra, e che così bene so auto infliggermi, ogni istante della mia vita. 

Sai di cosa parlo, vero? Si che lo sa, amico mio. 

Lo sai, perchè sei una mia creatura, oppure è l'esatto opposto ed io sono stata inventata da te, ma di fatto, se tu sei qua e se continui a spiarmi, è perchè anche tu ami quel dolore pungente che ti penetra il cervello come un ago di ghiaccio, e che ti stravolge i pensieri, fino a farti pensare di aver perduto la ragione. 

Del resto, in un mondo di buio e nebbia, è impossibile non perderla, la ragione, ed io e te la perderemo assieme, un passo alla volta, un pezzo di carne alla volta, una goccia di sangue alla volta, finchè non resterà più nulla. 

Nulla.

Se non l'ossessione. 

E questa nebbia, che sale lungo la tua schiena, carezzandoti sensualmente con dita da morto, lasciando una scia umida, così simile a quella che ti lascerebbero i miei baci, se solo tu potessi compiere quell'ultimo passo, scavalcare la finestra, oltrepassare la tenda e venire davvero qua, nel mio mondo fatto di nebbia, e di buio. 

...

Il più grande piacere... in assoluto... è tutto ciò che è proibito. 

L'avrai già capito da quelle poche cose di me, dai pochi aneddoti del mio passato di cui ti ho già fatto cenno, che non sono esattamente una brava "ragazza", anzi, sono esattamente l'opposto. 

Disposta ad ogni cosa, pur di ottenere quel che voglio. 

E raramente, se voglio davvero qualcosa, non l'ottengo. 

Ma preferisco che tu pensi a me come ad una bambina. 

Cattiva. 

Capricciosa. 

Dispettosa. 

Che ostinatamente si rifiuta di crescere. 

E che altrettanto ostinatamente si diverte a fare esattamente l'opposto di tutto ciò che andrebbe fatto. Non può farne a meno. 

E' il Caos. Ricordi? Ne abbiamo già parlato. 

Il piacere del proibito. 

Fin da piccoli veniamo allevati con l'imprinting moralista-perbenista-catto-bigotto che vuole che: questo non si fa perchè sta male, quest'altro non si fa perchè è peccato, quest'altro ancora no perchè non lo sanno manco loro, non si fa e basta. 

Non si fa!
Non si fa!
Non si fa! 

Tutto ciò che è proibito esercita su di me un fascino irresistibile. 

Poter fare qualcosa ritenuto peccaminoso, proibito, vietato, rompere le regole, violare i precetti, disubbidire, mi conduce un piacere ben superiore al sesso stesso. 


Sono dannatamente cerebrale. 


   Non scopare il mio corpo.
                   Scopa la mia mente.
                              Se mi vuoi davvero. 
                                       Almeno finchè non mi verrai a noia.


Perchè quando arriverà la noia, allora il gioco sarà finito. 
E si stabilirà il vincitore. 
E chi perderà, avrà perso la propria anima. 
Merce, come già detto, di poco conto, tutto sommato. 













"Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole."
Samuele Bersani
Giudizi Universali








8 commenti:

  1. eheh... ora mi è del tutto chiaro il mio trovarmi a mio agio qui... questo è un pezzo che, con le sue parole-chiave Edonista, Piacere, Bambina Che Rifiuta Di Crescere, Cerebrale, Proibito, potrei benissimo aver partorito io... :)

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    1. Ed io che pensavo di essere l'unica "pazza" o forse l'unica "sana" in giro per il mondo :)

      Ma toglimi una curiosità. Cosa ti sei versato, da bere? ^_*

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    2. Il pazzo è una minoranza composta da una sola persona.

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    3. Per questa ragione ho usato gli apici... perchè il termine "pazzo" era usato in senso lato, non letterale :)

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    4. Anche perché non si può soffrire della stessa pazzia in due no? Diventerebbe una realtà. :D

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    5. Eppure certe ossessioni sono condivise... ed esistono anche le allucinazioni collettive, a voler essere pignoli :P

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