25/04/13

L'attesa... l'ansia... ed infine il piacere

E' nuovamente sera, amico mio, le ombre si sono allungate, ingigantite, espanse fino a scacciare ogni vestigia di luce, e tentacoli viscidi sono scivolati fuori del grembo della terra, bianchi e sfuggenti come spuma, freddi vapori umidi che ti afferrano le caviglie, per ricordarti che è il momento del nostro appuntamento, e che io sono qua ad attenderti, pronta a strappare un altro lembo di me, pronta a lasciare nuovamente che tu mi osservi, un po' più a fondo, un po' più nuda, un po' più mostro.


Solo per te.



Ti sono mancata, in queste ore?

Sei venuto a controllare se ero qua ad attenderti?

Hai avvertito un moto di delusione, non trovandomi?

...


No, non rispondere, mio caro amico, lo so che è così, e so anche che adesso, vedendomi qua, il tuo cuore batte più forte, ed il tuo respiro è un po' più rapido, e tu sei un po' più sereno, perchè puoi nuovamente tuffarti in questo mondo che io ho inventato per te e che ogni giorno cresce e ti avvolge, e diventa sempre più tuo e meno mio.

In fondo lo abbiamo chiarito da subito, questo è nulla più che un gioco, ed io non sono null'altro che una tua invenzione, e così ho voluto giocare, con i tuoi e con i miei sensi. 

Non credere che solo tu abbia contato il tempo che mancava, al nostro nuovo incontro.

Anch'io correvo qua per sentire il piacere della carezza del tuo sguardo sulla mia carne, ormai privata di ogni protezione, nuda e sanguinante per il tuo solo diletto.

Io sono così, crudele e dispettosa, e mi beavo del delizioso piacere che privarmi di te mi concedeva, assaporando il momento di ritrovarti ancora una volta.



Te l'ho detto, la mia generosità non conosce limiti, e se non mi fossi privata di te, in queste ore, non avrei potuto regalarti il piacere di ritrovarmi adesso, quasi inatteso ed insperato.


L'attesa del piacere è essa stessa un piacere.
Gotthold Ephraim Lessing



Accomodati sulla poltrona, si, è sempre quella ed è sempre là, davanti alla mia finestra, e la tenda oggi è un po' più aperta, perchè voglio che tu possa vedermi davvero bene. 

Oggi però non sarà il mio piacere, il protagonista del racconto, bensì il tuo, perchè non vi è più grande piacere che essere l'artefice del piacere stesso. 

Originare la tua estasi mi avvicina alla divinità molto più di qualsiasi altra occupazione, per cui, amico mio, lascia che le mie parole ti cullino e permetti alla tua mente di vagare, fino a provare empatia per ciò che io descriverò per te, per il tuo piacere, che altro non è che mio. 



Il mondo scolora nel grigio
Di questo istante
Che non è più notte
Che non è ancora giorno

La bruma striscia sui campi
Fra gli alberi
Lungo le strade
Cancellando ogni cosa nel suo abbraccio umido

Cadono le maschere d’ogni giorno
Ed il volto di pagliaccio si sveste del sorriso
Ed il trucco si scioglie in nere lacrime
Rigando guance mai accarezzate

Questo è l’attimo in cui io esisto
Ed il battito del mio cuore
Scandisce il tempo cristallizzato
In cui io posso inventare un nuovo mondo
Per volare da te
Che ancora dormi
Regina dei tuoi sogni
Schiava dei tuoi pensieri

Ma è già l’alba
Ed il cielo si tinge di rosa
E s’alza il sole scacciando la nebbia
E nella luce io smetto di esistere

Addio







...

Chiudi gli occhi, amico mio. 

La senti, la brezza notturna che ti scompiglia i capelli e che si insinua al di sotto della tua camicia, fino a far rabbrividire la pelle del tuo torace? 

Inspirala profondamente, riempine il petto. 

Vi è chiaro l'odore salmastro di iodio, che ti punge le nari, ma se fai attenzione, sotto a questo, ve n'è un altro più delicato, più fresco e ristoratore, quello aromatico delle antiche pinete. 

Hai gli occhi chiusi, ma bastano questi pochi indizi per raccontarti che non sei distante dal mare, e che un'ampia pineta sorge fra te e la distesa d'acqua. 

Ascolta, ora. 

La senti la risacca che si infrange ritmicamente sulla battigia, cupa come il tremore sordo di un terremoto, che s'accavalla in un duetto senza tempo con lo stormire delle fronde dei pini? 

Ed ora, amico mio, se fai attenzione potrai avvertire un altro profumo invadere l'aria. Vino rosso, caldo, speziato, addolcito con un cucchiaio di miele. Senti l'odore dei chiodi di garofano, pungente, quello dolce ed avvolgente del miele, quello aspro della scorza di limone, quello morbido della cannella. 

E senti il tepore della bevanda che ti scivola lungo la gola, fino a scaldarti le membra e scacciare il brivido di freddo di quel vento notturno, che sa ancora d'inverno e ti fa accapponare la pelle. 

Ed ora, se fai attenzione, oltre al battito del tuo cuore potresti sentire un respiro che non ti appartiene. 

Ed oltre al vento, che ostinatamente continua ad insinuarsi al di sotto della tua camicia, sicuramente avverti delle dita leggere sfiorare la tua pelle, e così ora sai che io ho oltrepassato la finestra e sono arrivata fino a dove sei tu, in questo mondo di fantasia, e che per una volta non c'è nebbia, ma solamente noi, io e te, con la nostra follia, con i nostri desideri, e con le nostre esistenze dannate.

E la mia voce nel tuo orecchio, bassa come un sussurro, morbida come velluto, ed avvolgente come un caldo abbraccio, che ti promette di realizzare un tuo desiderio. 




Tieni gli occhi chiusi, ed esprimi un desiderio. 



Sono sicura che se lo vorrai fortemente, io lo avvertirò, e se lo vorremo entrambi abbastanza intensamente, lo sapremo realizzare. 


E so che il gioco, solamente volendolo, in questo momento è diventato realtà. 

E nell'istante esatto in cui riaprirai gli occhi, cesserà nuovamente di esistere. 





Ed io con esso. 




2 commenti:

  1. " Questo è l’attimo in cui io esisto
    Ed il battito del mio cuore
    Scandisce il tempo cristallizzato
    In cui io posso inventare un nuovo mondo"

    Queste parole le ho sentite molto mie.

    Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Invece, quelle più mie in assoluto, anche se ovviamente sono tutte mie, sono quelle che riguardano le maschere, e che riassunte in solo due, altro non sono che:

      "Ridi, pagliaccio."

      Elimina

Siccome sono estremamente generosa, ho deciso di permettere anche agli utenti anonimi di commentare. Dati gli argomenti trattati, capisco che molti non vogliano mettere il loro nome, qua sotto, e per questo offro questa possibilità. Questo però non significa che abbiate la licenza di scrivere ogni cosa vi passa per la testa. Gli insulti gratuiti, ad esempio, verranno cestinati. Faccio affidamento sul vostro buon senso. E siccome questo è il MIO mondo, e qua vigono le mie regole, l'unico giudizio insindacabile ed inappellabile su cosa rientri nel buon senso spetta a me. Tutto quello che, a mio modesto parere, è spazzatura, verrà impietosamente cestinato. Mi riservo anche di ritornare sui miei passi, se la mia fiducia nel genere umano si dimostrasse mal riposta.