18/04/13

Redenzione


E' una domenica mattina di agosto e fuori dalla finestra aperta splende il sole. Fa caldo, ma non tanto da non riuscire a sopportare un altro corpo accanto al mio, anzi, è piacevole un'altra presenza, nella stanza che profuma di tranquillità, silenzio e sesso.


...

No, amico mio, non sto cambiando di colpo le regole del mio (nostro) mondo, non ti preoccupare.

Guarda, la poltrona è là per te, la vedi? E' di quelle comode, imbottite, avvolgenti, di tessuto pesante e dal gusto un po' antiquato e barocco, ed anche i vari drink sono lì ad aspettarti. Mi sono permessa, anzi, di lasciarti anche qualche quadretto di cioccolato fondente, se lo vuoi gustare assieme al whisky, o al rum, non con la tequila, però! La tequila richiede il gusto aspro del limone e quello che odora di mare del sale.

Mettiti comodo, versati da bere e perchè no, accenditi una sigaretta, o un sigaro, o anche la pipa, se lo preferisci, è così gradevole l'odore del fumo della pipa, così piacevole e così maschile, in qualche modo. Questo mondo che ho creato per noi due, mio caro amico immaginario, è un mondo di piacere e perversione, ed anche il fumo è un piacere, quindi non privartene, ed abbandonati al racconto.


...

"Quanti uomini ti hanno avuta, prima di me?"

I nostri corpi sono così vicini da sembrare una cosa sola, la mia coscia, fra le sue, sta stuzzicandolo lentamente, per prepararlo ad un altro round e le mie unghie gli scorrono sulla schiena, tracciando ghirigori rossastri, destinati a svanire in pochi attimi.

"Non ne ho idea. E' importante?"

Sorrido, anche se è giorno, anche se c'è il sole. Quasi non sembro neanche io, che sono una creatura notturna.

"Beh, saprai con quanti uomini sei andata a letto."

Rido, ma non c'è vera allegria, in questa risata. C'è qualcosa di sbagliato, in questa conversazione, ed una premonizione mi si agita nello stomaco, dolorosamente. 

"Lo sai che non sono mai stata una brava ragazza."

Occhi verde muschio attraversano la stanza fino a puntarsi sul cielo terso, alla ricerca di un'imperfezione in quella distesa ora troppo azzurra per essere sopportata, per evitare quelli neri, profondi, che ora paiono denudarmi ben più di quanto già non sia, per scrutarmi oltre la pelle, la carne, le ossa, giù fino alla voragine, laddove giace la parte più malata di me. 

"Si, lo so che non sei mai stata una brava ragazza, ma vorrei una risposta ugualmente." 

"Dieci, cento, mille. Che differenza fa? Ora sono tua. Solamente tua."

Per primo è il suo sesso a comunicarmi la distanza, poi il suo intero corpo che si scosta da me.

"Guardami quando ti parlo."

"Senti, non è che mi metto a fare le tacche. Ci conosciamo da tanto, sai perfettamente chi sono. Lo hai sempre saputo. Sei tu che pensavi di potermi salvare. Io te l'avevo detto che non c'era speranza."

"Mi basta sapere un numero approssimativo."

"Ok. Fra cento e centocinquanta. Va bene?"

La mia voce è diventata tagliente quanto una lama di rasoio. E' paura la sensazione che mi pervade, che mi stritola il ventre, ed io sono là, nuda davanti a lui che mi guarda, e per la prima volta mi sento si sporca, ma in modo per nulla gradevole. 

Per la prima volta il giudizio mi pesa, mi fa male e la paura non mi fa provare un brivido di insano piacere, ma solo freddo. 

Anche se splende il sole. 

Anche se è agosto. 

Il suo sguardo mi comunica che il numero è sensibilmente maggiore di quello che si sarebbe mai aspettato, e troppo tardi mi rendo conto che questo sarebbe stato un buon momento per mentire.

E che è tutto finito.

"Avevi promesso..."

"Le promesse sono fatte per venire spezzate!"


...

Guardati, amico mio, dai puri di cuore.

Sono le uniche creature che possano realmente farci male, a noi due.

Oltre a noi stessi, ovviamente, ma noi non contiamo, siamo maestri nell'arte di farci del male, e ne traiamo un piacere privo di confini.

Non sono i delinquenti armati di coltello e non sono i bastardi che pensano di poterci usare, coloro che dobbiamo temere, ma i puri.

Coloro che ci guardano e rimangono ammaliati dalla nostra dannazione e credono di poterci salvare. 

Si illudono di poterci salvare. 

Fin quando non si rendono conto che non vi è redenzione, per chi è come noi.

Ed allora, il loro candore li erge al ruolo di giudice e carnefice, e a noi non resta altro che precipitare nel fondo del baratro ancora una volta, e quella voragine, dopo che per un istante solamente hai visto la luce, è più scura e maledetta che mai, e sei là, nella melma, e scavi finchè le dita non iniziano a sanguinare, finchè non anneghi nella sporcizia che è parte di te, e che è l'unico luogo in cui puoi davvero essere te stesso.

L'unico luogo che davvero puoi chiamare casa.



Non esiste redenzione.



Esiste solo questo mondo, fatto di peccato e di piacere perverso.


Quindi, amico mio, ascolta il mio consiglio e presta molta attenzione ai puri di cuore, non farti ammaliare dalle loro promesse, poichè, per le creature come noi, l'unica reale salvezza è andare sempre più a fondo, sempre più giù, abbandonandosi al piacere, al dolore, alla nebbia e al buio.



Seguimi, continua a spiarmi, là fuori, attraverso la fessura nella tenda.


Io in cambio continuerò a scavare nella melma. 


Per entrambi.







Enjoy the silence
Depeche Mode

Words like violence
Break the silence
Come crashing in
Into my little world
Painful to me
Pierce right through me
Can't you understand
Oh my little girl

All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm

Vows are spoken
To be broken
Feelings are intense
Words are trivial
Pleasures remain
So does the pain
Words are meaningless
And forgettable

All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm

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