17/05/13

Una partita a dadi

Piove, e anche se siamo ormai a metà maggio l'aria che entra dalla finestra aperta è fredda e mi fa accapponare la pelle. 

Sento le gocce d'acqua cadere sulle foglie d'alloro della siepe, e le fronde dell'oleandro ondeggiano, creando ombre appena intuite nell'oscurità. 

So che ci sei, là fuori, anche se l'acqua gelida ti ha incollato la camicia alla schiena, e se brividi gelidi ti afferrano i muscoli, fino a farti tremare. 

Lo so, perché sento il tuo sguardo su di me, amico mio, sento il brivido di calore insano che saperti là fuori fa nascere nel mio ventre, sento che attendi che strappi via ancora un nuovo pezzo di me, per mostrarmi ancor più oscenamente spoglia di me stessa, ancor più crudelmente priva di difese, nuda, per te. 

...

Vivo ogni attimo come se non ce ne fosse un altro. 

A volte agisco dopo profonde riflessioni, altre seguendo un masochistico istinto d'autodistruzione, altre ancora agisco e basta, senza neanche comprendere appieno le motivazioni che mi spingono, se non quella fondamentale. 

Ogni mio gesto è una sfida. 

Una partita ai dadi. Col destino, con il Caos, con la Morte stessa. 

Che mi sfiora, mi fa l'occhiolino e si allontana senza colpo ferire. 

Perché lei prende solo chi la teme. 

E' questa, amico mio, la ricetta dell'immortalità. 

Non temere la fine. 

Pagare ogni conto, fino all'ultimo centesimo. E io ho sempre pagato a caro prezzo i miei errori, e non ho mai chiesto sconti a nessuno. 

Guardarla negli occhi, quando s'avvicina. 

Se la fuggi, lei ti insegue, se la temi, lei gioca a spaventarti. 

Ma se la guardi dritto negli occhi, se la sfidi a venire a prenderti diventi per lei privo di interesse, e si dimentica di te. 

"Prima o poi ti prenderai una coltellata nella schiena." Ripete spesso la vocina che ama definirsi Coscienza. 

Non ho mai fatto nulla per evitare che accadesse. 

Ho sfiorato pericolosamente l'attimo fatale, e non solo una volta, eppure sono ancora viva.

Ancora qua.  

A raccontarti della mia follia. 

E a stringere i dadi nella mano, pronta a lanciarli per un'altra mano. 

Prima o poi un rimbalzo sbagliato li farà girare a mio sfavore. 

O forse non accadrà mai, e sarò qua per sempre. 

Non cambia molto, tutto sommato. 

La mia anima è dannata in ogni caso. 





Forse sono morto, sicuro sono morto
oppure sono nato e non mi sono accorto.
Adesso posso cominciare veramente
o meglio posso non incominciare niente.
Se io non esisto non esiste nulla
quindi cerco una panchina che mi pare bella
o un ponte, ma è troppo letterario, non mi cerco niente
tanto evidentemente non c'è più mattina,
non c'è più sera, non c'è più riposo, non c'è più lavoro,
non c'è traffico, non c'è denaro,
non c'è più una sveglia per andare, sveglia per tornare,
non ci sono più catene
e non c'è nemmeno l'obbligo di stare bene.

"Il Dado"
Daniele Silvestri


13 commenti:

  1. Certo una coltellata dietro la schiena, dovresti fa proprio qualche sgarro a quelli della mala o alla pubblicità, tipo l'uomo ragno.

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    1. Disse quello che qualche giorno fa si preoccupava di sapermi sola di notte in un autogrill con uno sconosciuto :)

      A dire il vero mi sono trovata, in passato, molto vicina a prenderla...

      http://mistinthedarkness.blogspot.it/2013/04/limiti-ed-eccessi.html

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  2. E se capita , perche capita a tutti di morire, nulla potrai nulla potrò nulla potranno. Intanto buona giornata cova e vegeta
    Bellissimo il tuo blog
    FG

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    1. Come prima cosa ciao e benvenuta! Adesso vengo a curiosare pure io, che mi sa che siamo sulla stessa lunghezza d'onda o quasi!

      Se capita... capita. Quello che importa è non avere rimpianti. E per non averne è necessario vivere ogni giorno come fosse l'ultimo.

      E non averne paura :)

      Ovviamente secondo me.


      Mist

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  3. Ogni tanto mi piace truccare quei dadi, in questa eterna partita.
    Dopotutto è una sfida senza esclusione di colpi, bassi e non!
    Fa parte delle regole, da infrangere.
    E intanto il sole stenta a farsi vivo, poco male: si farà maggiormente vivo in estate, almeno si spera!

    Moz-

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    1. Per truccare i miei dadi dovresti prima riuscire a metterci le mani sopra, e non li lascio facilmente, soprattutto non li lascerei a te, dodicenne eterno, ed eternamente dispettoso :)

      Qua niente sole, continua a piovere. Clima ideale, per me.

      E speriamo che non si faccia troppo vivo manco in estate :P

      Mist

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    2. Nooo dai! Io in estate VOGLIO PRETENDO DESIDERO il sole!
      E' giusto, ci deve essere! Così come la nebbia in autunno :)

      Moz-

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    3. Eh, hai ragione. Sono io che non sono normale. E' un mese che vado ripetendolo, su queste pagine :P

      Ieri ho rischiato il linciaggio da parte di una conoscente perché si lamentava della pioggia, ed io ho asserito che io ne ero felice.

      Così ho deciso. Quando finalmente sarò grande e ricca mi comprerò una casa nella terra del fuoco, e i mesi da maggio a settembre li trascorrerò nell'emisfero australe, dove sarà inverno, e voi potrete godervi tutto il sole che vorrete :P

      Mist

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    4. Non occorre cambiare emisfero.
      Basta traversare la Manica.

      Gio.

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    5. Si, hai perfettamente ragione... ma è il fascino di inseguire l'inverno che mi attira, è un po' come inseguire il tramonto.

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    6. Ma anche a me la pioggia piace, sia chiaro.
      Sentirne l'odore, quando cominciano a cadere i goccioloni.
      La terra umida.
      Però cazzo, in estate io voglio andare girando in santa pace, boschi, fiumi, mari e monti... e voglio il sole cocente XD

      Moz-

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  4. L'unico uomo libero è colui che non teme la morte. Non è facile, ma è così. Per questo lo scopo di TUTTI (religiosi, politici, ciarlatani, rompicoglioni) è quello di farci cagar sotto: più abbiamo paura e più possono manipolarci.

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    1. L'unico modo per non temere la morte, a mio avviso, è non avere rimpianti. Fare ciò che si desidera, soddisfare ogni pulsione, seguendo una regoletta con cui mi sono sempre trovata bene.

      Non fare agli altri ciò che non voglio venga fatto a me.

      Se tutti ci adeguassimo a questo semplicissimo stile di vita potremmo mandare a cagare politici, religiosi, ciarlatani e rompicoglioni, in quanto assolutamente superflui :P

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