12/05/13

L'uomo del telefono #6.0

"Dall'accento direi che sei emiliana, bimba. Ho ragione?"

Stranamente non è la nostra solita ora, bensì tardo pomeriggio, l'ora dell'aperitivo. 

Il telefono ha squillato inatteso, proprio mentre mi trovavo nel drink bar dove vado sempre, da anni, e dove come entro non ho neanche bisogno di ordinare, Steve sa esattamente cosa prepararmi. 

"Ciao, Voce Profonda. Oggi ti improvvisi linguista?" 

"Allora? Bologna o Modena?"

"Bologna."

Gli rispondo seccamente. E' chiaro il motivo di questa domanda. Vuole vedermi. Probabilmente farmi pagare il tiro che gli ho giocato l'ultima volta che ci siamo sentiti al telefono. 

"Siamo abbastanza vicini. E fra qualche giorno lo saremo ancora di più. Devo andare a Roma per un convegno e Bologna è di strada. All'andata non avrò modo di fermarmi, ma al ritorno sarà notte." 

"Divertiti nella città eterna, Voce Profonda. Ci sentiamo al tuo ritorno." 

Sono fredda, non gli concedo nessun aggancio, anzi, per fargli capire che è inopportuno, rivolgo alcune parole di scusa a Steve, con cui stavo chiacchierando, poi tiro una profonda sorsata dalla cannuccia. 

"Che stai bevendo, bimba?"

"Uno sbagliato. Vuoi che ne beva uno giusto, io?" 

Ride. 

E all'improvviso torna serio. 

Così, di colpo, senza una ragione apparente. Come se anche lui, proprio come me, avesse più personalità, e mutasse carattere con il mutare del vento. 

"Al ritorno sarà notte. Voglio vederti." 

Il drink mi va per traverso e fatico molto a ritrovare la compostezza e il tono sarcastico, ma dopo alcuni secondi, che mi paiono un'eternità, riesco a trovare qualcosa di sufficientemente caustico da ribattere.

"Hai dei gravi problemi lessicali, sai? I verbi hanno svariate coniugazioni e modi. Ad esempio, ce n'è uno particolarmente sottovalutato: il condizionale. La giusta locuzione sarebbe stata: 'al ritorno potrei fermarmi a Bologna, se tu avessi voglia di vedermi'.

"Perché dovrei perdere tempo con tanti giri di parole? Tu hai voglia di vedermi. A presto, bimba." 

Se n'è già andato. Getto, senza troppa delicatezza, il telefono in borsa, alzo lo sguardo assassino su Steve, che con "grande" discrezione si è spostato ben un metro più in là, ha sentito tutto quel che ho detto e ora tenta con scarsi risultati di nascondere un sorrisetto. Con tono tagliente, mi rivolgo all'unico uomo che abbia a portata di mano in quel momento. 

"Testa di cazzo, tu e tutti i tuoi simili!" 

Tolgo le due cannucce dal bicchiere, mi verso direttamente in gola l'intero contenuto, butto sul bancone una banconota e senza salutare il non poco allibito barman, il cui sorriso si è congelato sulla faccia come una paresi fulminante, esco dal locale con l'intenzione di buttarmi su qualche strada di collina, ad inseguire l'ormai incipiente tramonto. 

...

"Non voglio crederci neanche per un istante che hai intenzione di incontrarlo per davvero." 

Ecco che la solita vocetta parte all'attacco. 

Mi trovo su una strada collinare, stretta, tutta curve e molto impegnativa, che mi costringe costantemente a passare dalla seconda alla terza e viceversa. 

"Non posso credere neanche per un istante che tu voglia rompermi le palle proprio ora, nel bel mezzo di un tornante." 

Le rispondo, consapevole che non basterà così poco a scoraggiarla, e che dovrò rassegnarmi, per l'ennesima volta, ad un'eterna quanto inconcludente discussione con quella che, pomposamente, va definendosi la mia coscienza. 

"Vuole solo scoparti. Quando ti avrà portata a letto non gliene importerà più nulla, di te." 

"Mica che io voglia sposarmelo, eh? Adesso sta zitta, che sto pensando."  

Uno a zero per lei, non ci sarebbe nulla da ribattere, se non che già questo pensiero mi aveva sfiorata.

"E se poi fosse un pazzo?" 

"Non dici sempre che io sono pazza? Mi troverei in ottima compagnia." 

"E se ti ammazzasse?"

"Non si può vivere in eterno. Ho sempre fatto quel che volevo, non ho rimpianti, al massimo rimorsi, ma per quelli c'è poco da fare. Semmai dovessi morire ora, sarei soddisfatta."

"Questo è un ragionamento del cazzo." 

"E tu stai diventando volgare." 

Sorrido. Questa volta pare proprio che l'ultima parola l'abbia io. Oggi è lei che si rifugia nel linguaggio scurrile, per sopperire alla carenza di argomentazioni valide, ma si sa, la mia coscienza è un diesel, parte lenta. 

Si scalda solo quando ormai è troppo tardi, e non può far altro che farmi sentire in colpa. Mai che arrivi in tempo per evitarmi di fare qualche stronzata, lei. 

"Si, ma se ti scopa finisce il gioco, e se finisce il gioco finisce il divertimento, e tu sarai costretta a chiamare quel tizio che casualmente te l'ha fatto incontrare."

Niente, non si rassegna.

Supero un ultimo tornante e la salita si trasforma in discesa. Innanzi a me si apre la valle del Reno, con gli insediamenti industriali, il fiume che al tramonto pare di sangue, l'autostrada. E l'autogrill proprio ai miei piedi. 

Parcheggio l'auto al primo spiazzo e scendo a piedi fino al tornante che s'affaccia nel vuoto. 

Per un attimo immagino di lanciarmi, ma non per precipitare, bensì per aprire le ali e, angelo dannato, provare a ritrovare la via del cielo, sempre più scuro. 

"Sai una cosa? Credo proprio che sarà interessante incontrare Voce Profonda."

Adesso so cosa fare. 

Torno all'auto e mi siedo sul cofano, restando per lungo tempo ad osservare il profilo sinuoso delle colline, che si fa sempre più scuro, poi scrivo un sms. 

"Fammi sapere quando torni da Roma. Quando sarai a Firenze mandami un messaggio e io arrivo. Ci vediamo al Cantagallo, l'autogrill prima di Bologna, per te che vieni da sud. Ok?" 

Pochi istanti e ricevo la risposta. 

La guardo giusto per avere conferma, ma già mi aspettavo quelle esatte parole. 

"Brava bimba. Torno da Roma la notte fra giovedì e venerdì. Salvo imprevisti dovrei essere dalle tue parti alla nostra ora. Tieniti pronta." 

Una fitta dolorosa parte dal ventre e attraversa il mio corpo, al punto che se non fossi appoggiata all'auto probabilmente avrei difficoltà a tenermi in piedi. 

"Adesso vediamo chi è più bravo a giocare." 

La mia è una sfida. 

Agli alberi che stormiscono nella brezza primaverile, agli uccelli che si stanno apprestando ad addormentarsi con gli ultimi cicalecci, al mondo, che lassù mi raggiunge con un sommesso brusio di traffico, al cielo che è così vicino che sembra volermi schiacciare, all'universo. 

E all'unica divinità che io riconosca: quella che per tutta la vita ha sempre fatto in modo che qualcosa di imprevisto mutasse il corso degli eventi, rendendola dolorosamente interessante, e che poche settimane prima aveva posto sul mio cammino quell'uomo. 


Il Caos. 



16 commenti:

  1. Sono geloso ! :) A Voce Profonda almeno piacciono i Led Zeppelin ? Perchè il rischio che sia uno psicopatico è accettabile,ma se fosse un fan della Pausini, allora, si, sarebbero cazzi acidi :))

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  2. Niente Pausini. Jazz. Ho imparato ad apprezzarlo sentendolo uscire dalla sua autoradio :)

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  3. Sta attenta. Non ci scherzare con queste cose, non voglio fare la paternale, ma cazzo un autogrill... Tutti so coraggiosi fino a quando la paura non li frega. ;)

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    1. Sei tanto dolce... ma anche se uso il presente, tutto quello che racconto sono fatti del passato, quindi vuole dire che sono ancora viva :)

      E poi io ho fatto un patto. Non posso morire, finché non ho provato ogni cosa :)

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    2. Ah ok, pensavo fossero in tempo reale. No non sono dolce. So un bel pezzo di merda fondamentalmente, anche stronzo, psicopatico, egocentrico, maniaco del controllo, cinico e bastardo, quasi con tutti oramai devo ammettere :D.

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    3. Se non leggessi il tuo blog potrei anche crederti ;)

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    4. E' lo so, me sto a fa una "brutta" pubblicità. ;). Ma meglio così no?

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    5. Non so se è meglio o peggio :P

      Io so che ultimamente ci sono una marea di fanciulli che vanno millantando di essere stronzi, psicopatici, egocentrici, maniaci e via dicendo... e tutti a struggersi per una fanciulla...

      Ma forse sono io che attribuisco a tali aggettivi un valore errato :P

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    6. Beh ora va di moda, ma non sono ne un fanciullo, neanche nego che uno possa essere così e comunque struggersi per qualcuno, questo non toglie che posso esserlo verso tutto il resto della popolazione.

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    7. Per me siete tutti fanciulli anche a sessant'anni :)

      Del resto io sono eternamente bambina :P

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  4. Uhh, vediamo che succede nel prossimo episodio!
    Mi hai dato lo spunto per una cosa, lo sai?
    partirai al contrattacco??
    Vedremo.
    Io tifo per una soluzione non del tutto sessuale.

    Moz-

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  5. Uno spunto per cosa?

    Qualche incontro clandestino, Moz? XD

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    1. No, no... tipo un racconto o una scena :)

      Sei emiliana, insomma?
      Vere emiliane, vero piacere XD

      Moz-

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    2. E figurarsi se non usciva una battuta del genere XD

      Mi aspettavo quella sui tortellini, ma a quanto pare neanche tu, maschilista, razzista etc etc etc, come vai vantando di essere nel tuo profilo, sei in grado di scendere così in basso :P

      Mist

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    3. Ossia la cugina del tortellino?
      Quella, dici? XD

      Moz-

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