18/12/13

Riflessione sui mostri


Anche oggi è uno strano orario, per me, amico mio, ma a quanto pare questi strani giorni influiscono in maniera negativa sui miei ritmi, quindi è più facile trovarmi dietro la finestra, ovviamente sempre socchiusa così che tu possa spiarmi da dietro l'oleandro, al mattino piuttosto che la sera.

Dopo quanto ti ho detto ieri ho pensato molto ai mostri.

Esistono diversi tipi di mostri.

I peggiori sono quelli che non lo sembrano.

Sono tutt'attorno a noi, e se guardi con attenzione potrai individuarli. Ci vuole pratica, occhio allenato, una sensibilità particolare. Vedrai, amico mio, che se fai attenzione sono davvero ovunque. Si nascondono dietro falsi sorrisi, sguardi ammiccanti, promesse mancate e bugie.

Se farai molta attenzione ti accorgerai di sorrisi a cui gli occhi non vogliono collaborare, di sguardi furtivi che studiano le tue reazioni per individuare l'attimo propizio per affondare una metaforica stilettata, di parole inevitabilmente prive di sostanza e di realtà alternative, che per un minimo dettaglio sembrano provenire da un universo parallelo.

Sono questi i mostri a cui devi prestare maggiormente attenzione, amico mio, ma in realtà non sono questi i mostri di cui volevo parlarti.

Da sempre, per sempre, l'uomo ha bisogno di mostri. Ha anche bisogno di dei, ma questo è un altro discorso, seppure viaggi su binari paralleli.

Abbiamo bisogno dei mostri, amico mio, e le ragioni sono molteplici.

Il brivido che scorre lungo la schiena con il tocco lieve di dita morte, che fa accapponare la pelle e rizzare i capelli sulla nuca, è un sottile, perverso piacere a cui non siamo in grado di resistere.

Inoltre i mostri ci fanno sentire migliori.

Confronto a loro, possiamo mantenere viva l'illusione di non esserlo noi stessi, dei mostri, seppure i mostri peggiori sono proprio quelli che si nascondono nel fondo della nostra mente, che nascondiamo a tutti, che spesso celiamo pure a noi stessi, troppo orribili anche solo per ipotizzarne teoricamente l'esistenza.



"Che ognuno vi incontri ciò che più gli sta a cuore e che tutti vi si smarriscano." Così scrisse della sua creatura Vicino Orsini, colui che diede vita ad una delle più grandi suggestioni in cui ci si possa imbattere.

Il Parco dei Mostri, o Bosco Sacro, giardino apparentemente selvatico popolato da grottesche, enormi creature di pietra, precipita in un percorso di meraviglia e paura.

Un luogo dove i mostri sono reali, immersi in una dimensione onirica in cui è facile perdersi.

Un giorno, amico mio, ci andremo assieme e non sarò io, ma tu, a raccontarmi di mostri.








Tu ch'entri qua pon mente
Parte a parte
E dimmi poi se tante
Meraviglie sian fatte per inganno
O pur per arte.

Vicino Orsini
1523-1585


Sito ufficiale del Parco dei Mostri

4 commenti:

  1. Bellissimo il parco dei mostri di Bomarzo..... mi ci portavano spesso da piccolo, ci sono tornato da grande .. ora è tanto che non ci vado.
    I Mostri..... sinceramente? ne vedo sempre meno, si nascondono perchè loro son dichiarati e quindi riconosciuti ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se intendi i Mostri riconoscibili, quelli naif e romantici, si ce ne sono sempre meno.

      Prolificano quelli che non si individuano facilmente, gli squali, di quelli invece siamo pieni.

      Io continuo a preferire il primo tipo e a cercarlo disperatamente :)

      Elimina
  2. I mostri, oggi, sono le paure tipo rimanere soli.

    Bomarzo, incantevole.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come si può aver paura di rimanere soli? Come dice Quasimodo ognuno è solo sul cuor della terra.

      È come avere paura di morire. Non ha molto senso. Se ci pensi fa molta più paura vivere. :p

      Elimina

Siccome sono estremamente generosa, ho deciso di permettere anche agli utenti anonimi di commentare. Dati gli argomenti trattati, capisco che molti non vogliano mettere il loro nome, qua sotto, e per questo offro questa possibilità. Questo però non significa che abbiate la licenza di scrivere ogni cosa vi passa per la testa. Gli insulti gratuiti, ad esempio, verranno cestinati. Faccio affidamento sul vostro buon senso. E siccome questo è il MIO mondo, e qua vigono le mie regole, l'unico giudizio insindacabile ed inappellabile su cosa rientri nel buon senso spetta a me. Tutto quello che, a mio modesto parere, è spazzatura, verrà impietosamente cestinato. Mi riservo anche di ritornare sui miei passi, se la mia fiducia nel genere umano si dimostrasse mal riposta.